L’Export Made in Puglia è in costante crescita. Già l’Italia, il Belpaese, è una terra ricca di storia, di cultura e di eccellenze apprezzate in tutto il mondo. Anche la Puglia non è da meno: nominata “regione più bella del mondo” per il secondo anno consecutivo dal prestigioso National Geographic, oltre alle bellezze culturali, paesaggistiche e artistiche, offre a tutto il mondo tantissimi prodotti, soprattutto agro alimentari, conosciuti e apprezzati in ogni angolo del pianeta.
La Puglia è la seconda regione del sud Italia per volume di export: nel 2017, secondo l’Istat, ha esportato merci per oltre 8 miliardi di euro, con un incremento del 4,1% sull’anno precedente. Nei primi tre mesi del 2018, l’export ha raggiunto quota 2 miliardi di euro, con un trend in leggera flessione rispetto al primo trimestre del 2017 (-7,6%). L’export Made in Puglia ammonta a circa il 2% del totale export nazionale. I prodotti pugliesi sono esportati per il 52% all’interno dell’Unione Europea e per il restante 48% nel resto del mondo. I mercati più importanti sono: Stati Uniti, Germania, Svizzera, Francia e Spagna.
Ecco i prodotti pugliesi più apprezzati all’estero:
La Puglia è una regione con vocazione prevalentemente peschereccia e agricola. Nel 2017 il settore agroalimentare è cresciuto del 9% rispetto all’anno precedente, secondo i dati Istat diffusi dall’Assessore allo Sviluppo Economico Mazzarano, e nonostante le fluttuazioni tra tendenze positive e negative nel corso degli anni, è in continuo incremento. Secondo Coldiretti, frutta e verdura sviluppano un giro d’affari complessivo pari a 845 milioni di euro.
La principale destinazione di Export Made in Puglia di frutta e verdura pugliese è la Germania, che importa circa 230 milioni di euro di produzione, ma la Puglia sta guadagnando terreno anche in paesi potenzialmente concorrenti, come la Tunisia e la Francia. Nell’ultimo anno le esportazioni di prodotti agricoli sono aumentate del 9%, mentre gli ortofrutticoli sono aumentati del 4,9%. La Puglia è la prima in Italia per le uve da tavola (il 60% del totale nazionale). Produce, inoltre, il 35% della produzione complessiva di olive, il 33% dei pomodori, di cui oltre il 90% proviene dalla provincia di Foggia. Anche le colture di cereali sono rilevanti, in particolare il grano duro: la regione produce il 21% del totale nazionale.
“L’olio è il terzo prodotto pugliese più esportato – continua il Direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti – per un valore di circa 106 milioni di euro, con una quota pari a circa il 9% del totale export nazionale di categoria.
La Puglia è la prima regione in Italia per la terra coltivata dedicata all’olivicoltura. Con oltre 370.000 ettari, oltre il 30% del totale nazionale, contribuisce per circa il 35% al totale italiano, con una produzione media di 10 milioni di tonnellate. È, quindi, la prima regione per la produzione di olio e la seconda, dopo la Sicilia, per le olive da tavola (18.000 tonnellate nel 2016). La richiesta di concessione dello status IGP all’Olio di Puglia è attualmente in fase di valutazione. Tuttavia, ci sono già molte realtà importanti in aree più piccole. Tra queste, il più rilevante per volumi e fatturato è la Terra di Bari, la prima provincia in Italia con una produzione di oltre 3.000 tonnellate (oltre il 35% di olio prodotto in Italia).
Grande exploit dell’Export Made in Puglia dei vini rossi, degli spumanti e dei vini rosati che in 3 anni registrano un balzo record del + 122% (fonte UIV), rappresentando il 40% della produzione nazionale con oltre 1 milione di bottiglie l’anno. In sintesi 1 bottiglia su 4 di rosé ‘Made in Italy’ è pugliese. Sempre i rosati fanno registrare una crescita dei consumi superiore al 13%, in controtendenza rispetto al dato generale, secondo il quale “negli ultimi 50 anni il consumo di vino è sceso da 70 litri pro capite all’anno a 36-37 litri e la media continua a scendere dell’1% annuo”.
La produzione industriale di formaggi in Puglia ha raggiunto 519.745 tonnellate nel 2016, l’87% delle quali è rappresentato da formaggi freschi. Una parte della provincia di Foggia è impegnata nella produzione della mozzarella di Bufala Campana, uno dei formaggi italiani più prestigiosi in termini di volumi e di valore, e la Ricotta di Bufala Campana DOP.
Inoltre, il Ministero dell’Agricoltura ha recentemente concesso lo status DOP alla Mozzarella di Gioia del Colle, una tipica mozzarella pugliese intrecciata o annodata. Anche la burrata di Andria ha recentemente ottenuto lo status di IGP.
I dati, poi, parlano chiaro: secondo Coldiretti, infatti, l’export dei formaggi italiani ha superato i 400 milioni di kg. nel 2017, un record assoluto e un trend di crescita ininterrotto che confermano l’Italia tra i maggiori produttori ed esportatori di questa specialità culinaria, ma soprattutto ci fanno capire quanto i formaggi italiani siano apprezzati anche in Paesi con abitudini alimentari diverse dalla nostra. Quasi un quarto di tutti i formaggi italiani esportati finisce sulle tavole francesi (23%); a seguire, la Germania (14%) e la Gran Bretagna (10%).
Molti salumi tipici pugliesi sono considerati autentiche delizie dell’Export Made in Puglia: salame dolce e piccante, al capocollo pugliese alla pancetta tesa di cinghiale, specie se di pura produzione artigianale. I salumi italiani, del resto, sono sempre più popolari fuori dai confini nazionali: la produzione e il consumo continuano a crescere, mentre il fatturato totale ha raggiunto gli 8,3 miliardi di euro e le esportazioni hanno raggiunto quota 1,5 miliardi di euro.
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