La pubblicità trasforma il cibo? Nessuno dubita che il cibo italiano sia il migliore al mondo. Genuinità, varietà, gusto inconfondibile e qualità sono le caratteristiche principali del food tricolore, sempre più apprezzato, consumato, imitato non solo in Italia, ma in tutto il mondo.
Ma nel mercato di oggi essere “buoni” non basta. Bisogna anche essere belli a vedersi e questo è il concetto principale su cui sono costruiti gli spot pubblicitari, anima del commercio e, spesso, fonte di popolarità di un prodotto a prescindere dalla sua qualità.
Negli spot pubblicitari, infatti, il cibo che vediamo servito sulle tavole è perfetto e quasi… si mangia con gli occhi, ma è spesso molto diverso da come appare nella realtà. Mi viene in mente il caso di una famosa merenda che nella pubblicità appariva farcita con una crema al cioccolato quasi strabordante; la realtà, però, era che nel prodotto originale di crema ce n’era a malapena, e capitava che non si facesse in tempo a trovarla che era già finita!
Gli spot, dunque, “truccano” il cibo e lo fanno anche nel senso letterale del termine: più lucente, più corposo, più frizzante, in altre parole… più invitante. Ecco alcuni dei trucchi più utilizzati dalla pubblicità:
Gli hamburger della pubblicità vengono pennellati con del lucido da scarpe per farli apparire perfettamente cotti e dorati. Non preoccupatevi, perciò, se dopo averli cucinati non vi sembrano proprio così come li avevate visti in tv. Forse non siete bravi… pittori, ma almeno non siete pessimi cuochi!
Avete presente il latte dentro cui bambini allegri e golosi inzuppano deliziosi biscotti o cereali per la prima colazione? Tutto finto. Negli spot viene, infatti, sostituito con la colla vinilica, che, in quanto più densa, permette ai biscotti di non “affondare” nel liquido sciogliendosi in pochi istanti. Per non parlare del miele, per emulare il quale solitamente viene utilizzato… olio motore: è più compatto e non viene assorbito da cialde o altri ingredienti sui quali si versa.
Un altro trucchetto con cui la pubblicità trasforma il cibo riguarda le bottiglie di birra e altre bevande fresche: sapete come fanno ad apparire sempre “sudate” negli spot? Si utilizza glicerina, che produce un ottimo effetto bagnato sulle bottiglie; viene usata anche sull’insalata, che così ha un effetto “appena lavato”. Quando, invece, la birra è alla spina, la sua schiuma viene riprodotta versando all’interno del bicchiere del normale liquido per i piatti: l’aspetto è identico, ma quest’ultimo resta integro molto più a lungo. Le bollicine, che dopo qualche minuto diminuirebbero sensibilmente, vengono “ravvivate” inserendo pastiglie effervescenti nel bicchiere.
Cosa hanno in comune panna e schiuma da barba? Il colore e l’aspetto, certo. Solo che la prima, dopo un po’ tende a sgonfiarsi, mentre la seconda resta compatta ed è senza dubbio preferita alla panna vera negli spot.
Avete notato quanto siano rotondi e carnosi i polli della pubblicità? Certo, sono imbottiti di… carta igienica! Quest’ultima, infatti, viene inserita e fissata all’interno del prodotto. L’effetto che ne consegue è un consistente aumento di volume. Alla carne viene data anche una veloce passata di lucido per garantire un effetto di cottura perfetta.
Dunque, se vi capita di restare delusi quando acquistate un prodotto visto in tv, e vi accorgete che non è proprio come ve lo aspettavate… beh, la colpa (o il merito, dipende dai punti di vista) è dei trucchi utilizzati negli spot, perché la pubblicità trasforma il cibo!
Scherzi… e trucchi a parte, il cibo italiano resta a buon diritto il migliore al mondo; e Bell Italia da quasi 10 anni garantisce a grossisti e dettaglianti di tutto il mondo il meglio del food tricolore ai prezzi più convenienti sul mercato.
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