Addio negozi offline. In futuro faremo acquisti semplicemente con un click sul nostro smartphone. Se per alcune categorie di prodotti questo scenario è già reale, nel settore del largo consumo l’abitudine di acquistare on line è meno radicata, soprattutto nel nostro Paese.
I dati Nielsen, pubblicati nel report intitolato “Future opportunities in FMCG e-commerce“, evidenziano che il commercio on line dei prodotti di largo consumo sta crescendo a ritmi vertiginosi in tutto il mondo. A doppia velocità rispetto al classico commercio “fisico”, con incrementi di quasi il 20% ogni anno. Di questo passo, nel giro di pochi anni le vendite di alimentari e detergenza on line svilupperanno un giro d’affari globale pari a 400 miliardi di dollari: un valore impressionante.
I fattori trainanti della crescita dell’e-commerce in tutto il mondo sono molteplici. Anzitutto internet e gli smartphone, il cui utilizzo è sempre più radicato nella popolazione. Ma anche la crescente diffusione dei conti correnti on line (da cui deriva l’abitudine di effettuare pagamenti digitali), così come la maggiore efficienza dei servizi di consegna a domicilio. A questi elementi si aggiungono le esigenze dei consumatori: la ricerca di risparmio, l’opportunità di fare acquisti sicuri e veloci, la crescente fiducia nei servizi on line.
Secondo l’analisi di Nielsen, già oggi in Europa un consumatore su quattro utilizza siti di e-commerce per i propri acquisti di prodotti di largo consumo. La Gran Bretagna è al primo posto fra i Paesi dove l’abitudine di acquistare FMCG on line è più diffusa, seguita da Francia e Svizzera. Al quarto posto troviamo l‘Italia.
Secondo l’autorevole Osservatorio del Politecnico di Milano, attualmente l’e-commerce in Italia sviluppa un giro d’affari di circa 31 miliardi di euro. Di questi, appena il 4% (equivalenti a 812 milioni) è rappresentato dal grocery. Numeri non certo entusiasmanti, ma il dato di rilievo è il +37% del 2017 rispetto all’anno precedente. Ciò significa che l’e-grocery in Italia sta crescendo a ritmi vertiginosi. Dati confortanti arrivano anche dalla vendita on line di food italiano all’estero. Sebbene Gran Bretagna, Francia e Stati Uniti siano molto più “evolute” nell’export digitale (il loro tasso di penetrazione della spesa on line si attesta intorno all’8%, contro lo 0.5% dell’Italia), e sebbene solo il 7% del food italiano esportato venga venduto on line, si stima che entro il 2020 l’e-grocery in Italia raggiungerà quota 6 miliardi di euro su un totale di 50 miliardi complessivamente esportati.
L’export digitale è sicuramente una grande opportunità per le aziende italiane, ma rappresenta anche una sfida verso un futuro ormai prossimo. Vendere on line, soprattutto all’estero, vuol dire dotarsi di sistemi evoluti ed efficienti per la vendita, ideare strategie di marketing digitale, migliorare e velocizzare la logistica. Richiede investimenti, risorse, idee nuove, ma per le aziende capaci di adattarsi al nuovo trend le soddisfazioni sembrano assicurate.
Noi di Bell Italia siamo già proiettati al futuro. Entro pochi mesi, infatti, sarà on line il nostro nuovo sito www.bell-italia.com, completamente ripensato e ridisegnato. Un marketplace evoluto che permetterà a tutti i clienti, con pochi click, di visualizzare le nostre offerte, le foto dei prodotti in alta risoluzione, consultare le schede tecniche, immettere nuovi ordini e conoscere in tempo reale la disponibilità della merce e lo spazio occupato all’interno del container. Il tutto, accompagnato dalla nostra consolidata efficienza in termini di logistica e customer care. Foto e video in diretta durante i carichi, invio di campionature omaggio per far conoscere e testare i nuovi prodotti del mercato, assistenza e supporto post vendita.
Insomma, il meglio del food e no food italiano sempre più conveniente e sempre più facile da reperire sulle tavole e nelle case di tutto il mondo. Stay tuned!
Potrebbe interessarti anche: Italian sounding: il business del fake che vale 60 miliardi di Euro.