Nelle ultime settimane il mondo intero sta affrontando un nemico temibile, inaspettato, subdolo: il Coronavirus. Nel nostro Paese, in particolare, l’emergenza Coronavirus ha causato un picco di contagi e costretto la popolazione a modificare radicalmente le proprie abitudini, il proprio stile di vita, le relazioni sociali.
Restare a casa è, al momento, il modo più sicuro per tutelare la propria salute e quella degli altri, diminuendo il rischio che la malattia si propaghi. Anche l’economia italiana sta risentendo di questa emergenza. Ma le aziende e i lavoratori, pur in difficoltà, si rimboccano le maniche e vanno avanti fiduciosi che la situazione torni presto alla normalità. Alla luce degli ultimi avvenimenti, vi spieghiamo perché l’export di food italiano è più forte del Coronavirus.
L’emergenza Coronavirus è scoppiata in un momento molto positivo per l’export di food italiano che nel 2019 ha raggiunto la cifra record di 44,6 miliardi di Euro, segnando un +7% sul 2018. Ottime le performance anche nei primi due mesi del 2020, a testimonianza di quanto i prodotti agroalimentari del Belpaese siano sempre più apprezzati anche fuori dai confini nazionali.
Il vino italiano, in particolare, ha sviluppato un fatturato complessivo pari a 6,4 miliardi di Euro esportati, superando addirittura il turnover interno. A seguire l’ortofrutta, mentre un’attenzione sempre crescente è riservata dai mercati stranieri ai nostri prodotti Dop, simbolo di eccellenza, qualità e portatori di un fortissimo legame con la nostra terra.
Più della metà (63%) dell’export complessivo di food italiano ha come destinazione i Paesi dell’Unione Europea, dove la crescita del 2019 si è attestata al 3,6%. La Germania si conferma destinazione principale dei nostri prodotti agroalimentari, con un fatturato di ben 7,2 miliardi di Euro e un incremento vicino al 3%.
Segue la Francia, che registra una crescita più moderata, quindi il Regno Unito, sostanzialmente stabile nonostante la Brexit. Quarta piazza per gli USA, primo mercato extra europeo per il food tricolore, che registrano un +11% a 4,7 miliardi di Euro complessivi di fatturato.
Ottimi risultati, insomma, frutto dell’impegno quotidiano delle aziende produttrici del nostro Paese, della qualità e della bontà uniche dei nostri prodotti. E di chi, come noi di Bell Italia, si fa ambasciatore di ‘made in Italy’ nel mondo.
I dati sopra riportati confermano la forza del food italiano all’estero: una forza che non può e non deve essere minimamente scalfita da un’emergenza, seppur grave e preoccupante, come quella del Coronavirus.
In Bell Italia continuiamo a ricevere tanti ordini dai nostri clienti di tutto il mondo. Il nostro fatturato segue la crescita dell’export di food italiano mantenendo il trend degli ultimi anni, e anche 2020 proietta un incremento a doppia cifra percentuale. Riceviamo consensi per la qualità del servizio, per la convenienza dei prezzi e perché siamo una vetrina puntuale e affidabile sul meglio del food italiano. Grossisti, dettaglianti e importatori di tutto il mondo ci considerano ormai un punto di riferimento insostituibile.
L’emergenza Coronavirus non ha placato la voglia di ‘made in Italy’ nel mondo. Né tanto meno ha fermato il lavoro delle numerose aziende produttrici del Belpaese. I prodotti di largo consumo sono disponibili sul mercato e le merci possono circolare senza limitazioni su tutto il territorio nazionale e internazionale.
In questo periodo, come sempre del resto, stiamo proponendo offerte vantaggiosissime e siamo contenti che le nostre proposte incontrino l’interesse dei tanti partner sparsi nel mondo. Nella gallery di Bell Italia vi mostriamo ogni giorno le tante pedane che lasciano il nostro deposito per raggiungere le destinazioni più disparate.
Circolano, purtroppo, fake news messe in giro da gente senza scrupoli che approfitta del momento delicato per creare panico, incertezza e danneggiare insensatamente il food italiano. Ad esempio, la richiesta di certificazioni “virus free” sulle merci alimentari provenienti dalle zone più colpite dal Coronavirus, come Lombardia e Veneto. O, come sottolinea Coldiretti, notizie infondate sulla pericolosità o, addirittura, contagiosità del cibo italiano.
Noi siamo convinti che il nostro Paese supererà presto questa emergenza, grazie all’impegno delle Istituzioni, dei medici, degli scienziati, di tutti i cittadini. Crediamo pure che il food italiano sia più forte del Coronavirus, e continuerà a riempire di bontà ed eccellenza le tavole di tutto il mondo.
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